Locale in stile American diner


Finalmente, dopo 6 mesi di lavoro, vede la luce HOLLYWOOD, ristorazione veloce e panini, in stile American Diner anni '50.  In collaborazione con D-MORE studio.

Alcune immagini:

giusi buono american diner anni 50
giusi buono american diner anni 50
giusi buono american diner anni 50
sala b
Volume antibagno totalmente rivestito con pannellature in legno e porta a scomprsa.
Volume cucina con rivestimento in mattonelle a tutt'altezza e finestra passavivande.
giusi buono american diner anni 50
giusi buono american diner anni 50
giusi buono american diner anni 50
giusi buono american diner anni 50
giusi buono american diner anni 50

 Sala a. Sistema divanetto/tavolo/divanetto a destra; tavoli quadrati e sedie a sinistra. Sul fondo pedana per concerti e tavolo basso con pouff.
giusi buono american diner anni 50
giusi buono american diner anni 50
giusi buono american diner anni 50
Bancone e lampada scenografica a disegnogiusi buono american diner anni 50
giusi buono american diner anni 50

 Prospetto esterno. Il bancone continua all'esterno. Una finestra consente il servizio ai clienti di passaggio




DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Hollywood.
Progetto di decorazione d’interni di un locale pubblico sito in Acate, Rg.
Inizio progettazione: Settembre 2013
Consegna lavori e apertura: Marzo 2014
Realizzato in collaborazione con D-More studio, Acate.

“Vorremmo un locale in stile Hollywood anni’50”
Questa la richiesta della committenza.
Primo passo è stato cercare di interpretarla,  capire cosa esattamente avessero in mente o comunque tradurlo in un riferimento più preciso.  La chiave è stata: american diner anni ‘50.
Da qui è partito il progetto.
Primo elemento con cui confrontarsi : il pavimento esistente, in graniglia di marmo e cemento, nei toni del bianco/avorio/ rosso mattone.
Presenza impegnativa ma realmente vintage, che ho proposto di mantenere. Trovare arredi, rivestimenti e tinte che potessero interagire con esso adeguatamente  e soddisfare il desiderio della committenza ha reso la sfida progettuale più interessante.
La volontà di ricreare, più che una “scenografia”,  un’ atmosfera  american diner,  evitando gli stereotipi,  mi ha orientato verso scelta di utilizzare: per i rivestimenti ,mattonelle di piccolo formato e boiserie in legno; per gli arredi, ovviamente, sistema divanetto/panca/divanetto; per le tinte, una certa audacia di accostamenti.
Colori:Nero lucido per mattonelle rettangolari diamantate con fuga mattone; verde ottanio per le pareti; avorio e rosso mattone per gli imbottiti. Bianco caldo per il mosaico del rivestimento del bancone. A questo si aggiungono le presenze in legno dei contenitori della zona bancone e il rivestimento dell’antibagno, colori pastello per i bagni, totalmente rivestiti con mattonelle di piccolo formato(10x10, azzurro per gli uomini, glicine per le donne, champagne per l’antibagno). Il colore gioca un ruolo fondamentale in questo spazio.

Secondo elemento: Il volume dell’antibagno.  Questa presenza ingombrante, in un primo momento vissuta come una necessità “problematica” poiché insisteva, con la sua proporzione eccessiva, su uno spazio ristretto  e di passaggio ( l’ingresso secondario del locale e l’accesso alla cucina) è stato trasformato in un elemento di pregio, interamente rivestito con una boiserie in legno con porta a scomparsa. Interloquisce con altri due volumi contenitori a tutt’altezza della zona bancone, che nascondo vani tecnici.

Terzo elemento fondamentale:  il bancone. Dopo varie ipotesi di funzionalità e disposizione, si è scelto di collocarlo in diagonale in un gioco di interno/esterno. Il bancone infatti inizia all’esterno e gira verso l’interno, attraversando l’ampia  apertura vetrata, restringendosi. Si è cercato dunque di instaurare un rapporto di continuità interno/esterno, ribadito dalla presenza di una finestra scorrevole che consente il servizio a clienti “di passaggio”, nel vero senso del termine. Il locale si affaccia infatti sulla piazza centrale del paese, dunque punto di passaggio frequente sia pedonale che veicolare. La finestra consente un take- away veloce o un caffè “al volo”. Moltiplicando la tipologia di utenza.
Sul bancone è sospesa una grande lampada realizzata su disegno  che, seguendo l’andamento diagonale del bancone, illumina il piano di lavoro/servizio e  funge da insegna  interna. Il nome si trova infatti  intagliato, sia sul lato lungo che insiste sulla sala, che sul lato attiguo alla vetrata, rendendolo  visibile dall’esterno.

Quarto elemento progettuale: illuminazione  che ho voluto semplice e senza effetti  “sorprendenti”. Solo lampade basse sui tavoli e luce d’accento sulle pareti di fondo (rivestite con piastrelle diamantate che riflettono,  frammentandola, la luce) e sul piano di lavoro del retro bancone.

Quinto  e ultimo elemento di progetto: le  vetrate sul prospetto e la porta d’ingresso. Sono due ampie aperture funzionalizzate. Quella di sinistra accoglie la parte esterna del bancone e la finestra di servizio , quella di destra contiene la porta d’ingresso. Realizzata in alluminio colore nero (come d’altra parte il telaio dell’infisso) con tanto di modanature e pomello,  come un portoncino di abitazione privata. Un pieno che galleggia sul vetro con un effetto straniante.

Parallelamente al progetto di decorazione dello spazio, ho studiato la grafica definitiva del logo*, i menù, le tovagliette e la progettazione dell’insegna esterna.

* da un'idea di Giovanni Re



Hanno lavorato al cantiere, in un clima piacevole di collaborazione:
Arredamento e forniture tecniche: Novarredi, Licata e l'instancabile signor Cipolla.
Nuova tecnica di costruire: il signor Fornaro (menzione speciale a Gaetano paziente piastrellatore).
Pittura e cartongesso: Giuseppe (Acate)
Impianti: Vincenzo, Filitech (Acate)
Infissi: signor Amatucci e figli (GAM infissi, Acate)
Lampada e insegna: Erga pubblicità (Comiso)

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